Le argille della nostra zona, cioè quelle situate nell'appennino centrale, si sono formate dall’alterazione e decomposizione di rocce in seguito ad azioni di dilavamento dell’acqua piovana e dall'erosione delle azioni atmosferiche. Queste rocce, che hanno subìto questi fenomeni nel corso di milioni di anni, si sono accumulate in depositi fluviali e lacustri molto estesi e che arrivano ad avere uno spessore di parecchi metri. Queste argille sono ricche di calcio, ferro, alluminio, silicio e sostanze organiche: ingredienti che le rendono uniche, con un ottimo bilanciamento tra plasticità (utile durante la lavorazione) e resistenza.
In base ai componenti minerali si ottengono differenti argille: ad esempio i depositi ricchi di caolinite e feldspati vengono utilizzati per la produzione di porcellana e terraglie bianche, mentre quelli con forte presenza di sostanze come gli ossidi di ferro, silicati, carbonati, allumina e quarzo vengono utilizzati per la produzione di argille rosse e grés.
Nella produzione della ceramica, l’argilla deve essere ben impastata e compattata, in modo da eliminare tutte le eventuali bolle d’aria ed evitare che si formino crepe e rotture durante le varie fasi della lavorazione.
La lavorazione parte dalla creazione dell'oggetto, che può avvenire a mano libera (per esempio nella scultura), con l'utilizzo di un tornio, oppure con presse meccaniche per lo stampaggio di pezzi in serie. In base all'utilizzo a mano o a macchina serve una diversa durezza dell'impasto.
Dopo aver realizzato il pezzo, si lascia riposare all'aria aperta per consentire una graduale essiccazione. Durante l’essiccazione l’oggetto subisce una riduzione di volume che varia a seconda del tipo e qualità dell’argilla impiegata.
Completata l'essiccazione si passa alla cottura. Ciò avviene in particolari forni che raggiungono elevate temperature. A 200°C viene eliminata l’acqua residua. Tra i 300°C e i 600°C circa avviene la combustione delle materie organiche. A 800°C avviene la decomposizione dei carbonati di calcio. Oltre i 1000°C vengono cotte particolari argille come i grès. Il raffreddamento del forno deve essere raggiunto gradualmente in modo da non provocare brusche diminuzioni di temperatura degli oggetti cotti.
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